PROCESSO EDILIZIO E CICLO VITAE

A cura della commissione Sostenibilità ambientale CNGeGL

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Immagine di copertina – Fonte: ENEA – LIFE CYCLE THINKING E VALUTAZIONI DI SOSTENIBILITÀ

1. Impronta ambientale e ciclo di vita dei prodotti

I metodi dell’impronta ambientale di prodotto e dell’impronta ambientale di organizzazione (in appresso «metodi dell’impronta ambientale») consentono alle imprese di misurare e comunicare le proprie prestazioni ambientali e quindi di competere nel mercato sulla base di informazioni ambientali affidabili”. È una delle considerazioni presenti nella raccomandazione (UE) 2021/2279 datata 15 dicembre 2021 e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il 23 maggio 2022, il cui obiettivo è promuovere l’uso della valutazione dell’impronta ambientale per una corretta comunicazione delle prestazioni ambientali del ciclo di vita di tutti i prodotti, siano essi beni, servizi, organizzazioni.

L’orientamento verso un’analisi olistica della sostenibilità negli aspetti ambientali, economici e sociali dei prodotti e dei sistemi che tenga in considerazione l’intero arco di vita – dall’estrazione delle materie prime, alla produzione, all’uso e alla sua dismissione finale – lo possiamo definire con l’acronimo LCTLife Cycle Thinking; tale concetto è poi ulteriormente declinabile in LCALife Cycle Assessment, in LCCLife Cycle Costing,  e in Social-LCASocial-Life Cycle Assessment.

 In particolare:

  • LCA è il metodo che consente di quantificare gli impatti ambientali che si verificano durante tutto il ciclo di vita di un prodotto, per esempio dall’estrazione delle materie prime, alla produzione di semilavorati, alla loro distribuzione, all’esecuzione di manufatti più complessi, all’utilizzo di questi manufatti, alla loro manutenzione e l’eventuale riparazione, alla dismissione, allo smaltimento, al riciclaggio e fino al riuso per una nuova vita.
  • LCC valuta i costi totali economici, che possono essere diretti (come ad esempio costi di investimento, operativi, dell’energia, dell’acqua, della manutenzione, del ritiro, dello smantellamento, del valore residuo e delle entrate legate alla vendita, eccetera) e afferenti al prodotto, o indiretti, causati dagli impatti ambientali e sociali, come ad esempio le emissioni di gas serra, l’occupazione del suolo, il disboscamento, la bonifica, eccetera.
  • Social-LCA è l’approccio per valutare gli aspetti sociali e sociologici dei prodotti, il loro effettivo e potenziale impatto positivo e negativo lungo il ciclo di vita.

2. Life Cycle Thinking e CAM Edilizia

Al fine di una corretta interpretazione del tema oggetto della trattazione, occorre prima di tutto fissare il concetto che il Life Cycle Thinking non è un metodo per rispondere alla domanda se un prodotto debba essere realizzato o meno, o se un materiale è naturale o meno, ma consente di quantificare gli impatti. È chiaro, tuttavia, che il metodo di analisi utilizzato consente, con le sue risultanze,  di porre spunti di riflessione e di confronto, al fine di prendere delle decisioni consapevoli, ed è proprio in funzione di questo aspetto decisionale che nei CAM Edilizia (Criteri Ambientali Minimi) sono presenti due criteri: il “2.7.2 Metodologie di ottimizzazione delle soluzioni progettuali per la sostenibilità (LCA e LCC)” per l’affidamento del servizio di progettazione e il 3.2.4 Metodologie di ottimizzazione delle soluzioni progettuali per la sostenibilità (LCA e LCC) per l’affidamento dei lavori.

Con il primo criterio, la Stazione Appaltante attribuisce un punteggio premiante al progettista che si impegna a realizzare uno studio LCA e uno studio LCC per dimostrare il miglioramento della sostenibilità ambientale ed economica rispetto al progetto di fattibilità tecnico-economica approvato, mentre con il secondo criterio si richiede una specifica relazione tecnica nel caso in cui il progetto posto a base di gara sia accompagnato da uno studio LCA e LCC.

3. Level(s)

Per iniziare ad affrontare lo studio e l’applicazione del LCT, almeno negli aspetti dell’LCA e LCC, si può utilizzare uno strumento volontario europeo di valutazione delle prestazioni di sostenibilità degli edifici denominato Level(s). Tale strumento – sviluppato per poter essere adattato anche alla nostra realtà nazionale – vuole incoraggiare l’utilizzo di concetti progettuali finalizzati:

  • alla raccolta di informazioni mediante un computo estimativo, una distinta dei materiali e una valutazione sulla vita utile;
  • allo sviluppo di scenari di adattabilità e di smantellamento;
  • al concetto di resilienza con la valutazione dei rischi sui futuri cambiamenti climatici.

Sono presenti 16 indicatori suddivisi in 6 aree con integrata una valutazione semplificata del ciclo di vita, declinati nei tre livelli L1 Progettazione concettuale, L2 Progettazione dettagliata e costruzione e L3 Progetto “come costruito” ed “in uso”.

Se vogliamo tenere in considerazione il ciclo di vita nella nostra azione progettuale – per esempio un concetto come forma o sagoma dell’edificio – esso non verrà visto solo come ottimizzazione di consumi energetici, ma anche come ottimizzazione dell’efficienza dei materiali e dei costi associati: possiamo dare così un senso più completo al contributo dell’edificio al GWP (Global Warming Potential, “potenziale riscaldamento globale”), rispetto al solo calcolo della CO2 equivalente dovuta all’utilizzo dei combustibili per la climatizzazione, o alla produzione dell’acqua calda sanitaria.

Level(s), inoltre, ci aiuta ad analizzare il nostro edificio nelle varie “Fasi del ciclo di vita”: Fase di produzione, Fase di utilizzo, Fase di fine vita e benefici e oneri oltre confini del sistema; per ognuna di queste fasi vengono indicati i vari “Moduli”, come ad esempio i confini di analisi dell’utilizzo dell’energia o quello dell’acqua. E in relazione agli impatti, nel rispetto della UNI EN 15978, sono analizzate 7 categorie:

  • il potenziale di riscaldamento globale (GWP100);
  • il potenziale di riduzione dello strato di ozono nella stratosfera (ODP);
  • il potenziale di acidificazione del suolo e dell’acqua (AP);
  • il potenziale di eutrofizzazione (EP);
  • il potenziale di formazione di ossidanti fotochimici come l’ozono troposferico (POCP);
  • il potenziale di degrado abiotico di risorse non fossili (elemento ADP);
  • il potenziale di degrado abiotico di combustibili fossili (fossile ADP);
  • le risorse energetiche primarie rinnovabili utilizzate come materie prime(MJ);
  • l’utilizzo delle risorse minerali non metallifere (kg).

La parte ambientale viene poi completata dalla parte economica: la classica valutazione del costo di costruzione viene integrata dagli ulteriori fattori economici quali i futuri costi, i rischi e le responsabilità.

4. Conclusioni

Nei suoi impatti in termini ambientali, sociali ed economici, infine, questo nuovo approccio progettuale basato su LCT del ciclo di vita di un edificio va supportato da idonei strumenti software di calcolo, dalla disponibilità e dal potenziamento di tipo open source e dalle banche dati degli impatti ambientali dei materiali utilizzati nei nostri progetti. Tutto questo è già disponibile, manca sicuramente una più vasta diffusione della conoscenza ma resta a noi la curiosità di studiare questi nuovi spunti progettuali che ci consentiranno, nel futuro, di dare una maggiore consapevolezza nella nostra azione progettuale.

Norme di riferimento

LCT

UNI/PdR 75:2020 (Decostruzione selettiva)

LCA

COM (2003) 302;

UNI EN ISO 14040:2021;

ISO 14044:2021 (requisiti e linee guida);

UNI EN 15804:2021 (regole PCR per dichiarazioni ambientali di tipo III);

UNI EN 15978:2011 (metodo di calcolo per edifici);

UNI EN 15643:2021 (quadro di riferimento per edifici);

LCC

Direttiva 2014/24/EU

Direttiva 2014/25/EU

Codice dei contratti pubblici (D.lgs. 18 aprile 2016, n. 50)

UNI EN 15643:2021 (quadro di riferimento per edifici)

UNI EN 16627:2015 (metodo di calcolo economico)

S-LCA

UNI EN ISO 14040:2021

ISO 14044:2021 (requisiti e linee guida)

Letture

S-LCA

European Commission JRC Technical Reports Social Life Cycle Assessment – 2015 (lbna27624enn.pdf – https://publications.jrc.ec.europa.eu/repository/handle/JRC99101)

Guidelines-for-Social-Life-Cycle-Assessment-of-Products-and-Organizations-2021-ITA.pdf (https://www.lifecycleinitiative.org/library/guidelines-for-social-life-cycle-assessment-of-products-and-organisations-2020/)

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